INIZIATIVA DEL COORDINAMENTO GIOVANI VENETI NEL MONDO
Il Veneto nel Mondo: Reti, Lavoro, Impresa
Sabato 20 aprile il Coordinamento dei Giovani Veneti nel Mondo ha tenuto un approfondito incontro su due scottanti temi: il mercato del lavoro e la competitività veneta nel mondo.
I dati sono allarmanti: "i giovani veneti preferiscono cercare fortuna altrove, testimonianza delle politiche sbagliate dagli anni '80 in poi" evidenzia l'assessore D'Anna. In particolare la dichiarazione di disponibilità è aumentata sensibilmente, dal 2007 al 2012 nella sola Provincia di Venezia, con un incremento di circa 10000 richieste di lavoro; è necessaria dunque una cooperazione tra aziende, enti e regioni - aggiunge l'assessore alle politiche del lavoro - con un occhio di riguardo nei confronti del turismo, in un contesto di creazione della città metropolitana reale che comprende Padova e Treviso.
"Dobbiamo attrarre giovani e stranieri" gli fa eco il dirigente regionale per l'industria e l'artigianato, Michele Pelloso sottolineando la sua preoccupazione non tanto per i dati occupazionali, quanto per gli inattivi, cioè coloro che, sfiduciati, non cercano nemmeno un posto di lavoro. Pelloso suggerisce inoltre di prendere spunto e aprire comunicazioni con i paesi emergenti, migliorando il rapporto imprese - regione, a suo dire molto disorganico; lo dice chiaro Pelloso: "l'economia è stagnante, l'accesso al credito è particolarmente difficile".
Il vice segretario generale di Unioncamere Veneto, Valentina Montesarchio, durante l'incontro, ha proposto agli aspiranti imprenditori presenti, un percorso formativo basato sulla cooperazione tra imprenditori giovani e quelli più navigati nel mercato del lavoro europeo, tramite scambi promossi dal progetto Excelsior Unioncamere ed Erasmus For All; Geyleen Gonzalez, project manager dell'Eurosportello-Unioncamere del Veneto, ha inoltre specificato le procedure basilari per entrare immediatamente in confidenza con questi strumenti, a nostro dire particolarmente utili e innovativi.
L'ultimo ma non meno importante intervento dell'incontro è stato affrontato dal Presidente della Veneti nel Mondo Onlus, Aldo Rozzi Marin, il quale ha portato numerosi esempi di aziende venete che lavorano con grandissima parte del sudamerica, imprenditori che hanno stretto proficui rapporti con i discendenti dei nostri migranti veneti. "Non bisogna aver paura di investire" sottolinea il presidente Rozzi Marin, "essere al passo con i tempi e proporre i nostri prodotti di eccellenza è la chiave di volta".
Le conclusioni, come l'organizzazione della mattinata di dibattiti, sono state affidate ad Alvise Canniello, promotore della Tavola Rotonda, il quale ha sottolineato durante tutti gli interventi come sia di vitale importanza conoscere le cause che hanno portato alle difficoltà attuali al di là della crisi economica mondiale e cioè quali sono i motivi di deficit strutturale che non permettono al nostro sistema Paese di risollevarsi. La chiave di lettura sta probabilmente nella capacità di aprirsi al mondo senza perdere l'eccellenza dei nostri prodotti, nel saper cogliere le opportunità che i mercati, anche i più lontani, offrono alla grande esperienza del Made in Italy e, riprendendo il motivo scatenante che ha dato il via alla voglia di realizzare eventi come questo svolto a Marghera, il desiderio di conoscere tutti gli strumenti che vengono messi a disposizione di chi vuole fare impresa. La predisposizione all'investimento e alla competitività che fanno del nostro Veneto una locomotiva a livello italiano ed europeo devono essere di stimolo per superare la situazione odierna: per riassumere con una battuta potremmo dire che per uscire dalla crisi, dunque, è necessario essere - prima di tutto - veneti dentro.