VENETI NEL MONDO, CONSIGLIO APPROVA LA NUOVA NORMATIVA
28 maggio 2013 - Con 31 voti a favore, 16 astenuti e 2 contrari, il Consiglio regionale ha approvato le modifiche della legge regionale 2/2003 "Nuove norme a favore dei veneti nel mondo e agevolazioni per il loro rientro". Il provvedimento si è reso necessario per le mutate condizioni economiche mondiali e per la mutata natura dell'emigrazione veneta, oggi caratterizzata da professionalità venete dirette verso i maggiori paesi industrializzati del mondo. La legge del 2003, infatti, era stata pensata per sostenere in modo particolare i corregionali e i loro discendenti residenti in Argentina, in un particolare momento di gravi difficoltà socio-economiche presenti fin dal 2001 nel paese sudamericano. Altro motivo che ha spinto verso una modifica del quadro normativo, quello che vi è un numero sempre maggiore di oriundi veneti, ormai anche di quinta generazione residenti all'estero, che sentono particolarmente vivo il legame con il Veneto e che chiedono non solo vicinanza, ma soprattutto sostegno nello sviluppo dell'associazionismo di settore e nella promozione di iniziative formative, culturali e di scambio che interessino i paesi di maggiore emigrazione. In questa logica la Regione, per quanto riguarda i contributi, privilegerà iniziative di promozione, valorizzazione e tutela della cultura veneta all'estero. Previsto che la Consulta dei Veneti nel Mondo sia convocata annualmente, preferibilmente nella nostra regione, in una località da definirsi nell'ambito del piano annuale. Un'importante novità introdotta con la modifica è la costituzione del "Meeting del coordinamento dei giovani veneti residenti all'estero", che si riunirà annualmente, ritenendo che l'appuntamento rappresenti un momento fondamentale per la partecipazione dei giovani nell'ambito della realtà dell'associazionismo in termini di iniziative, idee e proposte. Per quanto riguarda gli interventi socio assistenziali nella modifica è previsto che la Regione avochi a sé la competenza, prima dei Comuni, di concedere contributi per facilitare il rientro in Veneto dei veneti emigrati e dei loro discendenti. Annunciando l'astensione del Pd, il consigliere Roberto Fasoli ha manifestato alcune perplessità circa "le modalità di agire previsti dalla legge nei confronti di queste persone legate alla nostra terra, limitandoci a rapporti legati al ricordo e non avviando rapporti forti per quanto riguarda la relazione con i paesi di residenza". Contrario al provvedimento il consigliere della FSV, Pietrangelo Pettenò. "Credo - ha dichiarato - che in un momento di crisi così drammatica come l'attuale, con una crescente povertà per chi vive in Veneto, occuparsi di veneti nel mondo, seppur impegnando poco più di 400 mila euro, sia fuori tempo. Nell'ordine delle politiche sociali, questa legge non risulta certo tra i primi posti". Contrario anche Diego Bottacin di Verso Nord, "perché - ha sottolineato - contraria agli annunciati principi di rigore e risparmio più volte annunciati in questo Consiglio". Favorevole il consigliere di Futuro Popolare, Stefano Valdegamberi, per il quale questo provvedimento, contrariamente a quelli precedenti, non si limita ad iniziative di sostegno delle associazioni dei veneti nel mondo, ma è finalizzato anche a creare nuove opportunità per la nostra economia, soprattutto di tipo commerciale, nei paesi dove maggiore è la presenza dei veneti o dei loro discendenti. Chiudendo le dichiarazioni di voto, l'assessore Daniele Stival ha ricordato che dopo aver finanziato in passato iniziative di vario genere, nell'ultimo periodo i finanziamento sono stati utilizzati soprattutto per iniziative di formazione professionale o di scambi di delegazioni del mondo politico economico tra Veneto e i vari paesi per la conoscenza delle diverse realtà economico produttive. Questo, ha sottolineato Stival, ha consentito un forte sostegno alle nostre attività, soprattutto di quelle commerciali, con l'esportazione di prodotti veneti verso quei paesi.
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NUOVA LEGGE PER I VENETI NEL MONDO: PIÙ CULTURA ALL'ESTERO E CONVOCAZIONE ANNUALE PER LA CONSULTA
Con 31 voti a favore, 16 astenuti e 2 contrari, il Consiglio regionale del Veneto ha approvato le modifiche della legge regionale 2/2003 "Nuove norme a favore dei veneti nel mondo e agevolazioni per il loro rientro". Il provvedimento si è reso necessario per le mutate condizioni economiche mondiali e per la mutata natura dell'emigrazione veneta, oggi caratterizzata da professionalità venete dirette verso i maggiori Paesi industrializzati del mondo. La Regione, quanto ai contributi, ha stabilito che privilegerà iniziative di promozione, valorizzazione e tutela della cultura veneta all'estero ed ha previsto che la Consulta dei Veneti nel Mondo sia convocata annualmente, preferibilmente in regione. Un'importante novità introdotta con la modifica è la costituzione del "Meeting del coordinamento dei giovani veneti residenti all'estero", che si riunirà annualmente, "ritenendo che l'appuntamento rappresenti un momento fondamentale per la partecipazione dei giovani nell'ambito della realtà dell'associazionismo in termini di iniziative, idee e proposte". Quanto agli interventi socio assistenziali nella modifica è previsto che la Regione avochi a sé la competenza, prima dei Comuni, di concedere contributi per facilitare il rientro in Veneto dei veneti emigrati e dei loro discendenti. (nflash)
NUOVA LEGGE PER I VENETI NEL MONDO/ STIVAL E BAGGIO: TUTELARE LEGAME PROFONDO CON I NOSTRI ORIUNDI
"La legge approvata oggi in Consiglio regionale riconosce l'apporto fondamentale che i veneti nel mondo, specialmente giovani, forniscono alla promozione della nostra Regione all'estero, ed adotta finalmente uno dei principi contenuti nel nuovo Statuto riguardo al legame identitario profondo tra gli emigranti, i loro discendenti e il nostro territorio". È il commento dell'assessore regionale ai Flussi Migratori Daniele Stival e del Presidente della Commissione attività produttive Luca Baggio dopo l'approvazione della legge che introduce nuove agevolazioni per gli oriundi veneti.
"La natura dell'emigrazione – spiegano i due leghisti – è profondamente cambiata col quadro economico mondiale, ed oggi vede svilupparsi nuove professionalità venete dirette verso i maggiori Paesi industrializzati del mondo. Inoltre molti oriundi anche di quinta generazione sentono profondamente vivo il legame con la terra d'origine e ci chiedono non solo vicinanza ma soprattutto sostegno nello sviluppo dell'associazionismo di settore e nella promozione di calibrate iniziative formative, culturali e di scambio".
Nel progetto di legge approvato, sottolineano i consiglieri leghisti, "si prevede che la Consulta dei Veneti nel mondo si riunisca sempre nella nostra regione e non sia più itinerante all'estero. Annualmente si terrà inoltre il "Meeting del coordinamento dei giovani veneti e dei giovani oriundi residenti all'estero", cui partecipano ragazzi attivi nel volontariato. Infine – concludono Stival e Baggio -, la Regione favorirà il rientro in Veneto degli emigrati e dei loro discendenti, sgravando gli Enti locali di un compito oneroso". (aise)
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NUOVA LEGGE PER I VENETI NEL MONDO: PIÙ CULTURA ALL'ESTERO E CONVOCAZIONE ANNUALE PER LA CONSULTA
Con 31 voti a favore, 16 astenuti e 2 contrari, il Consiglio regionale del Veneto ha approvato le modifiche della legge regionale 2/2003 "Nuove norme a favore dei veneti nel mondo e agevolazioni per il loro rientro". Il provvedimento si è reso necessario per le mutate condizioni economiche mondiali e per la mutata natura dell'emigrazione veneta, oggi caratterizzata da professionalità venete dirette verso i maggiori Paesi industrializzati del mondo. La Regione, quanto ai contributi, ha stabilito che privilegerà iniziative di promozione, valorizzazione e tutela della cultura veneta all'estero ed ha previsto che la Consulta dei Veneti nel Mondo sia convocata annualmente, preferibilmente in regione. Un'importante novità introdotta con la modifica è la costituzione del "Meeting del coordinamento dei giovani veneti residenti all'estero", che si riunirà annualmente, "ritenendo che l'appuntamento rappresenti un momento fondamentale per la partecipazione dei giovani nell'ambito della realtà dell'associazionismo in termini di iniziative, idee e proposte". Quanto agli interventi socio assistenziali nella modifica è previsto che la Regione avochi a sé la competenza, prima dei Comuni, di concedere contributi per facilitare il rientro in Veneto dei veneti emigrati e dei loro discendenti. (nflash)
NUOVA LEGGE PER I VENETI NEL MONDO/ STIVAL E BAGGIO: TUTELARE LEGAME PROFONDO CON I NOSTRI ORIUNDI
"La legge approvata oggi in Consiglio regionale riconosce l'apporto fondamentale che i veneti nel mondo, specialmente giovani, forniscono alla promozione della nostra Regione all'estero, ed adotta finalmente uno dei principi contenuti nel nuovo Statuto riguardo al legame identitario profondo tra gli emigranti, i loro discendenti e il nostro territorio". È il commento dell'assessore regionale ai Flussi Migratori Daniele Stival e del Presidente della Commissione attività produttive Luca Baggio dopo l'approvazione della legge che introduce nuove agevolazioni per gli oriundi veneti.
"La natura dell'emigrazione – spiegano i due leghisti – è profondamente cambiata col quadro economico mondiale, ed oggi vede svilupparsi nuove professionalità venete dirette verso i maggiori Paesi industrializzati del mondo. Inoltre molti oriundi anche di quinta generazione sentono profondamente vivo il legame con la terra d'origine e ci chiedono non solo vicinanza ma soprattutto sostegno nello sviluppo dell'associazionismo di settore e nella promozione di calibrate iniziative formative, culturali e di scambio".
Nel progetto di legge approvato, sottolineano i consiglieri leghisti, "si prevede che la Consulta dei Veneti nel mondo si riunisca sempre nella nostra regione e non sia più itinerante all'estero. Annualmente si terrà inoltre il "Meeting del coordinamento dei giovani veneti e dei giovani oriundi residenti all'estero", cui partecipano ragazzi attivi nel volontariato. Infine – concludono Stival e Baggio -, la Regione favorirà il rientro in Veneto degli emigrati e dei loro discendenti, sgravando gli Enti locali di un compito oneroso". (aise)