IL PRESIDENTE DELLA REGIONE DEL VENETO LUCA ZAIA HA PARTECIPATO AL 20° RADUNO DEI TREVISANI NEL MONDO.

ZAIA: RENDO OMAGGIO A GENTE BENEMERITA, CHE NON E’ ANDATA ALL’ESTERO A RIEMPIRE LE CARCERI, MA A PORTARE LAVORO E VALORI

Pian del Cansiglio, 29 luglio 2012
Una festa di vite vissute dall’altra parte del mondo, di uomini e donne, una festa di colori e canti, di sentimento religioso nel ricordo dell’epopea dell’emigrazione veneta e nel tentativo di leggere la situazione attuale, con la crisi economica che sta innescando un nuovo fenomeno migratorio dal Veneto, seppur con caratteristiche molto diverse dai tempi andati. E’ stato questo, in sintesi, il cuore del 20° Raduno dei Trevisani nel Mondo – memorial Mario De Luca tenutosi oggi a Pian del Cansiglio alla presenza, tra gli altri, del presidente della Regione del Veneto Luca Zaia, di oltre 50 sindaci della Marca, di esponenti di tutte le Istituzioni trevigiane, del presidente uscente dell’Associazione Giuseppe Zanini, che lascia dopo 30 anni ed è stato calorosamente salutato e ringraziato da Zaia per il grande ed appassionato lavoro svolto.

Dopo la sfilata di decine di labari delle associazioni e di una miriade di bandiere degli Stati di provenienza dei nostri migranti, e la messa celebrata dal Vescovo di Buenos Aires Antonio Juan Baseotto, Zaia ha rivolto un breve saluto alle migliaia di presenti. “Perché sono qui? – ha esordito Zaia parlando in lingua veneta – Perché voglio portare l’omaggio del Veneto a gente benemerita, a veri veneti che per il Veneto hanno fatto tantissimo”.

“Quando vado all’estero – ha aggiunto il presidente – non mi presentano le liste degli immigrati carcerati, ma mi parlano con rispetto e ammirazione di voi, di quanto grandi siete stati e siete, di quanti e quali valori come onestà, laboriosità, solidarietà, rispetto abbiate portato in tutti i Paesi dove vi siete stabiliti”.

“Nel mondo – ha proseguito – voi non siete andati a riempire le carceri, ma a portare l’essenza del Veneto migliore, a lavorare, a contribuire alla crescita economica di quei Paesi. Oggi noi vi dobbiamo un grande grazie, e anche delle scuse, perché tornando avete trovato una brutta situazione di crisi. Ne usciremo – ha detto Zaia – facendo come fanno i veneti: rimboccandoci le mani, lavorando e accettando, se necessario, qualche cambiamento negli stili di vita se solo pensiamo che in Italia, ogni giorno, si spreca l’equivalente di 600.000 pasti”.

Zaia ha anche fatto riferimento ad un nuovo “fenomeno migratorio dal Veneto, causato dalla crisi e dalla voglia dei nostri giovani di costruirsi un futuro. Noi – ha detto – vogliamo garantirglielo qui e siamo già al lavoro per crearne le condizioni”. Zaia ha infine risposto alle polemiche dei giorni scorsi sui sostegni regionali al settore dell’emigrazione: “abbiamo la precisa volontà – ha detto – di mantenere in vita questa rete, preziosa per le relazioni che sa creare e per i valori che rappresenta”.

“Attendo con impazienza – ha aggiunto l’assessore ai flussi migratori Daniele Stival – l'approvazione della nuova legge che ho presentato in Consiglio Regionale a favore del settore dell’emigrazione soprattutto in questo periodo di crisi economica. Credo che sia fondamentale sostenere e mantenere salda la rete che ci unisce ai nostri emigrati e che ci permette di costruire giorno per giorno relazioni sociali, economiche e culturali importanti per il nostro territorio e per le generazioni future”.

Fonte: http://venetinelmondo.regione.veneto.it/?p=1424

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